Conchita ha saputo trasformare la sua sofferenza in un’offerta d’amore ed è diventata una testimone di speranza

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Domenica 7 maggio, la Famiglia Redentorista ha celebrato l’Eucaristia di ringraziamento per la nuova beata di Granada, Conchita Barrecheguren, nel Santuario di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso a Granada. P. Zdzislaw Francis Stanula, CSsR, Vicario Generale, ha presieduto la celebrazione e tenuto l’omelia.

Ecco alcune riflessioni tratte dall’omelia, che p. Stanula ha dedicato alla Beata Conchita:
La vita di Conchita è stata molto breve, ma questo tempo le è bastato per diventare e costruirsi come donna cristiana credente e impegnata.

Pensava di essere chiamata alla vita religiosa e voleva diventare carmelitana, come la sua preferita Santa Teresa di Lisieux, ma la malattia le impedì di fare questa scelta di vita. Dio propose a Conchita un altro cammino di santità. In seguito dirà che la sua vocazione consisteva nell'”essere malata”. Non ha rifiutato questa croce, non si è ribellata, non l’ha odiata, l’ha accettata come Gesù: sia fatta la tua volontà, non la mia.

Conchita ha saputo trasformare la sua sofferenza in un’offerta d’amore ed è diventata testimone della coraggiosa speranza che solo Dio può offrire.

Potrebbe essere la patrona dei malati gravi e terminali. Conchita ci insegna ad accettare il peso della croce di una malattia grave e a portarla fino alla fine con fede e fiducia.

L’Eucaristia di ringraziamento a Dio si è svolta domenica 7 a mezzogiorno nel Santuario di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. In questo Santuario è stata allestita una cappella per accogliere la Beata, dove i fedeli e i devoti possono pregare davanti a lei e continuare a chiedere la sua intercessione.

Sabato prossimo, 13 maggio, nell’anniversario del giorno in cui la giovane fu chiamata alla Casa del Padre e nacque per il Cielo nel 1927, si celebrerà per la prima volta la memoria liturgica di Conchita Barrecheguren.

Scala News, foto di p. J. Sok CSsR

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