La Cattedrale di Granada ospita questo sabato 6 maggio, a partire dalle ore 11:00, la beatificazione di Conchita Barrecheguren, una donna di Granada morta a 22 anni nel 1927, vittima di tubercolosi, dopo che, il 21 maggio, La Santa Sede ha comunicato la promulgazione del decreto che ha riconosciuto il miracolo che ha aperto la porta a questa dichiarazione.
Il motto della cerimonia è ‘Una giovane santa per la Chiesa di oggi’. Sarà officiata dal prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Marcello Semeraro, con l’assistenza di circa 2.600 fedeli.
Concelebreranno l’Arcivescovo di Granada, José María Gil Tamayo, e l’emerito, Javier Martínez, insieme al Vescovo di Córdoba, Demetrio Fernández; e da Jerez, José Rico Pavés. Alla concelebrazione parteciperanno un centinaio di sacerdoti.
Il miracolo riconosciuto dalla Santa Sede è la guarigione di una bambina di 16 mesi che soffriva di shock asettico multiorgano, per la cui cura i medici non potevano più fare nulla, come riferisce l’arcidiocesi di Granada in un comunicato. Questa devozione spinse alcune persone a fare una novena a Conchita, la cui intercessione guarì la bambina.
Barrecheguren visse, soffrì la sua malattia con “profonda fede e fiducia nel Signore” e morì a Granada. La devozione per la giovane granadina è grande, non solo nella città dell’Alhambra, ma in tutta la Spagna e in altre parti del mondo, come Germania, Francia, Messico o Venezuela.
È stata dichiarata venerabile il 6 maggio 2020, insieme a suo padre Francisco, che, una volta vedovo, ha professato come missionario redentorista a Granada ed è stato ordinato sacerdote. Il Santuario del Perpetuo Soccorso ospita la tomba di Conchita ed è luogo di preghiera e culto il 13 di ogni mese, in ricordo del giorno della sua morte. GRANADA, 5 maggio (EUROPA PRESS)
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