Padre José Luciano Jacques Penido, C.Ss.R. è il redentorista più anziano del Brasile
Il più anziano Missionario Redentorista del Brasile, Padre José Luciano Jacques Penido, C.Ss.R., ha celebrato 101 anni di vita questo mercoledì, 18 ottobre. L’appuntamento è stato celebrato con una preghiera speciale, un pranzo festivo e una merenda tra confratelli, familiari e amici, presso il Convento Redentorista di Santo Afonso, a Rio de Janeiro (RJ), dove risiede il decano.
Padre Penido festeggia un altro compleanno in modo lucido, però, con i limiti inerenti alla sua età. Fermo nel suo proposito di servire Dio e la Chiesa, missione alla quale si dedica da 81 anni, il Redentorista rivela che il segreto per raggiungere la longevità è compiere la volontà del Padre: “Devo ringraziare Dio per questa lucidità. Mi sento sano di mente, con intelligenza, aperto alle novità della vita e, soprattutto, secondo la volontà di Dio. Questo mi porta pace, gioia e realizzazione della mia vita, non solo religiosa, ma cristiana”.
Il Provinciale dei Redentoristi di Rio de Janeiro, Minas Gerais ed Espírito Santo, Padre Nelson Antonio Linhares, C.Ss.R., sottolinea che le grandi caratteristiche di Padre Penido risiedono nella sua vocazione redentorista e che il sacerdote è un vero esempio per religiosi e laici. “È un Missionario pieno di saggezza, un pastore gentile, un lavoratore instancabile. Ha messo i suoi doni e le sue capacità al servizio dell’evangelizzazione. Un uomo imponente, felice, pieno di speranza e colloquiale che sa come superare le fragilità inerenti all’età. Il nostro caro Padre Penido è un esempio concreto di invecchiamento sano e amorevole. Sapeva superare le sfide e le spiacevolità della vita senza serbare rancori o risentimenti. Sapete vivere la vecchiaia come una fase di maggiore serenità e tranquillità”.
PERCORSO DELLA SUA VOCAZIONE
Padre José Luciano Jacques Penido, C.Ss.R. è nato a Belo Vale (MG), il 18 ottobre 1922, insieme al fratello gemello Paulo. Figlio del Sig. Henrique e Dona Maria José, ricevette il sacramento del battesimo il 28 gennaio 1923. Fin da piccolo sognava di diventare sacerdote. «Nel 1934, quando avevo circa 11 anni, mio padre mi mandò al seminario di Congonhas perché era la scuola più vicina. Volevo già diventare prete, ma non pensavo nemmeno al Redentorista in quanto tale. Quando sono arrivato allo Juniorato, ho conosciuto più da vicino l’opera dei Missionari Redentoristi, soprattutto l’eloquenza di Padre Ferreira, che ha risvegliato in me l’entusiasmo per le missioni e la vita religiosa. È stato un grande stimolo per gli studi e, poi, per l’esperienza religiosa”, rivela il sacerdote.
Dopo l’esperienza vocazionale a Congonhas (MG), Padre Penido si è trasferito a Juiz de Fora (MG) per svolgere il Noviziato. Fu lì che visse con Padre Gregório, che lo guidò a rimanere fedele alla sua vocazione e formazione redentorista, seguendo l’esempio di Padre Ferreira, un missionario che tanto lo ispirò. Dopo un anno parte per Tietê (SP), dove studia Filosofia. Proseguì gli studi di Teologia e fu trasferito al Seminário da Floresta, nella città di Juizforana, il cui terreno fu donato dalla Famiglia Penido.
Il 2 febbraio 1942, Padre Penido emise i voti religiosi presso la Congregazione Redentorista e il 20 luglio 1947 fu ordinato sacerdote presso la Parrocchia São José, a Belo Horizonte (MG). Passò per alcune Comunità Redentoriste della Provincia RJ-MG-ES e ricoprì alcuni incarichi, tra cui quello di Superiore Provinciale, ruolo che mantenne dal 1962 al 1967. A Roma (Italia), studiò Giornalismo presso l’Università Internazionale Pró Deo e Teologia. Morale all’Accademia Alfonsiana, tra il 1967 e il 1969.
Dal 1975, Padre Penido risiede a Rio de Janeiro, nel Convento dei Redentoristi situato nel quartiere di Tijuca, ed è molto amato dai parrocchiani della Parrocchia di Sant’Alfonso, che lo considerano un sacerdote dal cuore grande, disponibile, gentile, umile e affettuoso con tutti. Come guida spirituale alla guida di diverse pastorali, guidò i fedeli con lo zelo e la sua testimonianza missionaria, sempre alla luce del carisma redentorista.
Dal suo ingresso nello juniorato di Congonhas fino ai giorni nostri, padre Penido conserva nella sua memoria molti ricordi. Uno di quelli che lo segnò di più fu un viaggio missionario, in cui avvenne un terribile incidente con l’autobus su cui si trovava. “Una volta, durante una missione, all’autobus su cui eravamo si ruppero le gomme. Dovevamo scendere dal veicolo e abbiamo visto, a 4 metri di distanza, un uomo morente che era stato colpito da un proiettile e stava morendo. Mi sono inginocchiato davanti a lui, ho ascoltato la sua confessione e gli ho dato l’assoluzione. È stato un fatto determinante nella mia vita missionaria”, dice il Redentorista.
Con tutta la sua esperienza, il suo esempio di vita, costanza vocazionale e ardore missionario, Padre Penido parla del sentimento che ogni vocazione deve portare nel cuore per diventare Missionario Redentorista: “Prima di tutto bisogna avere un grande amore per Gesù Cristo! Da questo amore scaturisce la generosità di abbandonarsi pienamente alla volontà di Dio, che si manifesta negli atti di vita, nella Sacra Bibbia e nell’esempio che abbiamo di tante persone, come i Missionari Redentoristi!”
Sono 81 anni come Missionario Redentorista, 76 di sacerdozio e 101 anni di vita! Una stimolante testimonianza vocazionale e un coraggioso esempio di vita radicata nel Redentore! Per tutto questo rendiamo grazie a Dio! CONGRATULAZIONI, PADRE PENIDO!
Brenda Melo
Giornalista della Provincia di Rio de Janeiro