La croce, Buona Novella?

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P. Antonio Fidalgo CSsR, professore dell’Accademia Alfonsiana, propone una riflessione sul messaggio della Croce dalla prospettiva della teologia femminista. Nell’articolo del blog scrive:

Le donne teologhe, da diversi approcci, si sono chieste se Gesù Cristo, in quanto maschio e a causa delle interpretazioni patriarcali e sessiste del suo evento, potesse avere un valore salvifico per le donne e, in questo senso, si sono anche chieste se la croce, come simbolo e realtà storica, potesse essere un evento redentivo, una “buona notizia” per le donne. Certo, si potrebbe dire che una certa comprensione del mistero della morte di Gesù Cristo, dove l’aspetto sacrificale, la soddisfazione, la sofferenza, l’obbedienza cieca, il dolore è stata sovraesaltata, in nome di un paradiso promesso, solo dopo aver “necessariamente” subita (“attraversando questa valle di lacrime”), non rende giustizia al cuore della rivelazione, quindi non è “una buona notizia” per le donne né per nessuno.

P. Fidalgo evidenzia poi alcune interpretazioni teologiche che possono restringere o addirittura distorcere la comprensione dell’evento della crocifissione di Gesù Cristo.

In conclusione, egli propone due chiavi interpretative che, alla luce della teologia post-conciliare, aiutano ad accettare la croce come buona notizia per ogni essere umano: 

La croce, innanzitutto, è il segno della solidarietà ultima dell’amore incarnato, che si fa carico del mistero del male nella storia fino alle sue ultime conseguenze.

La croce […] è fonte di vita nuova attraverso una prassi di risurrezione del crocifisso, che comporta l’assunzione della storia come luogo di realizzazione del regno di Dio (Sant’Alfonso direbbe “il paradiso di Dio è il cuore dell’essere umano”), cercando di presentare la bellezza della vita attraverso gli intrecci complessi e contraddittori della vita stessa; le donne, in questo senso, sono certamente in prima linea, non solo speculativamente ma soprattutto esistenzialmente.

(Il testo originale completo in spagnolo è pubblicato sul Blog dell’Accademia Alfonsiana. Le citazioni riportate sono la libera traduzione dei redattori di Scala News)