Ucraina: Non si ferma il nostro supporto e preghiera per la libertà di padre Ivan Levytskyi e padre Bohdan Heleta

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P. Andriy Rak CSsR ha confermato la ricezione nella città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, degli aiuti umanitari inviati da Acoger y Comprtir e dalla parrocchia del Santissimo Redentore di Madrid. Abbiamo invece ricevuto la testimonianza di bambini e giovani ucraini, che continuano a pregare per la libertà di padre Ivan Levytskyi e di padre Bohdan Heleta.

MISSILI – FIORI – PREGHIERE

La buona notizia è che più di 24.000 kg di aiuti umanitari inviati da Acoger y Compartir, la parrocchia del Santissimo Redentore, a Madrid, e Ayuda Contenedores, attraverso la Polonia, sono arrivati ​​a Novoyavorisvsk (Ucraina).

Il redentorista ucraino padre Andriy Rak ha risposto a tale spedizione con una selezione di foto che testimoniano dove è stato distribuito il cibo. I beneficiari sono stati, tra gli altri, i residenti della città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, e di un orfanotrofio nell’Ucraina occidentale. Ha concluso il suo scritto con una foto dell’icona del Perpetuo Soccorso che ha commosso perché alcuni strumenti di morte sono stati trasformati da giovani pittori in una continua presenza orante, esprimendo poi la profonda ansia di questo popolo che esige la propria dignità, il rispetto dei loro diritti negati dall’invasione russa.

L’icona si trova a Lviv (Ucraina), in una cappella della casa Redentorista di quella città. Come racconta padre Andriy, dall’inizio della guerra con l’invasione dei russi, ci sono state molte iniziative di volontariato per aiutare le vittime della guerra. Tra queste, un’iniziativa artistica che si occupa di dipingere proiettili caduti in zone di combattimento. Sono per lo più dell’era sovietica. I bambini e i giovani ucraini simboleggiano la speranza e la vita, nonostante la guerra che porta morte, decorando i gusci dei missili con temi floreali e ponendoli davanti all’icona della Madre di Dio in una preghiera continua. Davanti a Lei la nostra preghiera perché siano possibili il dialogo, gli accordi, la fine della guerra, l’ascolto dei desideri profondi di questo popolo ferito nella propria identità e nell’assassinio dei propri cittadini. Poniamo davanti a quell’icona la nostra preghiera per la libertà e il ritorno di Ivan Levytskyi e padre Bohdan Heleta.

José Miguel de Haro CSsR