Le Oblate alla 2ª Assemblea di Talitha Kum: “Compassione in azione per la trasformazione”.

0
71

In concomitanza con il 15° anniversario di Talitha Kum, dal 18 al 24 maggio si è tenuta a Roma la seconda Assemblea generale di Talitha Kum sul tema “Camminare insieme per porre fine alla tratta di esseri umani: compassione in azione per la trasformazione”.

Vi hanno partecipato 153 delegati della rete provenienti da 71 Paesi, in rappresentanza delle 60 reti Talitha Kum (TK) impegnate a sradicare la tratta di esseri umani in tutti i continenti, in rappresentanza di religiose e religiosi, laici, giovani e sopravvissuti, che hanno dialogato, ascoltato, discusso e condiviso come continuare l’impegno, affrontare strategicamente la tratta e rispondere all’appello di Papa Francesco a mobilitarsi nella lotta contro la tratta e a ripristinare la piena dignità di coloro che ne sono stati vittime.

L’Assemblea è culminata nella presentazione della Dichiarazione finale, che propone di agire attraverso misure concrete per affrontare tre priorità: un cambiamento sistemico di fronte alle nuove vulnerabilità, un approccio olistico incentrato sui sopravvissuti e l’ampliamento della collaborazione e dei partenariati.

Di seguito sono riportate le misure d’azione concrete indicate nella dichiarazione finale:

  • Dare potere a donne, bambini e giovani per realizzare società più giuste ed eque.
  • Adottare strategie efficaci per porre fine alla domanda di traffico di esseri umani, attraverso l’educazione di bambini, bambine, uomini e donne e la promozione di canali migratori regolari.
  • Lottare per il perseguimento dei trafficanti e per cambiamenti politici e giuridici che abbiano un impatto sociale sulle popolazioni a rischio, compresi i migranti, i rifugiati e gli sfollati.
  • Affrontare efficacemente le cause della migrazione e dello sfollamento, sostenendo la protezione e l’integrazione delle persone in movimento.
  • Evidenziare le conseguenze della tratta online e sui social media, sensibilizzando i giovani e le loro famiglie e promuovendo la sicurezza informatica.
  • Prendersi cura dei sopravvissuti come membri preziosi della nostra famiglia TK.
  • Promuovere spazi/case sicuri e protetti dove sia possibile il sostegno tra sopravvissuti e che queste iniziative siano guidate dai sopravvissuti.
  • Stabilire spazi per l’ascolto compassionevole, linee telefoniche dirette e applicazioni mobili per la segnalazione.
  • Sostenere i sopravvissuti affinché abbiano opportunità di istruzione, servizi sanitari, formazione, alloggio, assistenza legale e occupazione.
  • Offrire sostegno psicosociale e fornire accompagnamento spirituale ai sopravvissuti, nonché supporto psicologico e legale, come la formazione dei membri della TK e dei partner in questi settori.
  • Trovare modi creativi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tratta di esseri umani in una società globalizzata e indifferente, ispirandosi all’enciclica Fratelli tutti.
  • Lottare per l’uguaglianza tra donne e uomini e per il rispetto dei loro diritti umani.
  • Condividere risorse, buone pratiche, analisi dei dati e il repertorio internazionale.
  • Affrontare l’impatto del cambiamento climatico e mitigarne le cause, ispirandosi all’enciclica Laudato si’.
  • Pregare per la fine della tratta di esseri umani, ampliando la portata della Giornata mondiale di preghiera e riflessione dell’8 febbraio.
  • Incoraggiare la partecipazione attiva dei giovani, in particolare dei TK Youth Ambassadors, formandoli come leader nelle nostre campagne di sensibilizzazione online contro la tratta.

(hermanasoblatas.org)

*** La Rete Internazionale Talitha Kum (a cui partecipano gli Oblati del Santissimo Redentore) prepara una Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta l’8 febbraio, in memoria di Santa Giuseppina Bakhita, la suora sudanese che fu schiava, e molte iniziative in questo difficile compito di impegno sociale e religioso.