Grande amico di S. Alfonso e suo fedele compagno, aderì al progetto del Santo con un contributo unico, pieno di zelo per la salvezza delle anime più abbandonate. Fecondo scrittore, scrisse molto anche se visse appena 42 anni. – Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 12 maggio 1996.
Il Beato Gennaro Sarnelli nacque a Napoli il 12 settembre 1702. Figlio del barone di Ciorani, ebbe una solida formazione culturale e spirituale. Dedicandosi allo studio della giurisprudenza, conseguì il dottorato in diritto civile e canonico all’età di vent’anni.
Assistendo i malati nell’Ospedale degli Incurabili, sentì la chiamata al sacerdozio. In questo periodo conosce anche Alfonso Maria de Liguori, che sarà il suo primo biografo.
Ordinato sacerdote nel 1732, si dedicò soprattutto alla catechesi dei ragazzi e alla cura delle ragazze a rischio di prostituzione. Nel giugno dell’anno successivo entrò nella Congregazione del Santissimo Redentore, fondata da Alfonso Maria de Liguori il 9 novembre 1732.
Si dedicò alla predicazione della Parola di Dio ai più bisognosi di aiuto spirituale. Per motivi di salute, nel 1736, tornò a Napoli, dove, pur continuando l’attività missionaria nella Congregazione Redentorista, riprese le sue precedenti attività pastorali e caritative, soprattutto tra i malati, gli anziani, i carcerati e i ragazzi costretti a lavorare come scaricatori di porto. Iniziò anche un fervente movimento contro la diffusione della prostituzione.
Scrittore prodigioso, pubblicò più di trenta libri su una vasta gamma di argomenti: studi socio-giuridici, questioni morali, mistica, pedagogia, pratica pastorale, mariologia e teologia ascetica. Nel 1741 organizzò e partecipò alla grande missione tra le zone spiritualmente abbandonate della periferia di Napoli.
Consumato dal suo ardente zelo, morì a Napoli il 30 giugno 1744, all’età di quarantadue anni. Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 12 maggio 1996.
O Dio, che hai scelto il beato Gennaro Maria, sacerdote, per manifestare, con la predicazione e le opere, il tuo amore verso i sofferenti, concedi a noi, animati dalla tua carità, di seguire il suo esempio nell’impegnarci generosamente a prendere a cuore le necessità dei fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
(Colletta)