Memoria celebrata nelle Chiese orientali il 27 giugno e nella Chiesa occidentale il 28 giugno.
Ogni anno, i Redentoristi cattolici ucraini celebrano la Festa dei Martiri Redentoristi Ucraini il 27 giugno. È il giorno in cui Papa Giovanni Paolo II ha beatificato, il 27 giugno 2001, un gruppo di martiri della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina – Mykola Carneckyj, vescovo di Lviv e 24 compagni, tra loro – accanto bl Mykola i tre confratelli redentoristi: Vasyl Velyckovskyj, vescovo della “Chiesa in silenzio” (Chiesa clandestina nell’epoca del comunismo), Zynovij Kovalyk, sacerdote ed Ivan Ziatyk, sacerdote.
Nella Provincia di Yorkton si trovano le reliquie incorrotte del Beato Vescovo e Martire Vasyl Velyckovskyj CSsR, custodite nella Chiesa di San Giuseppe a Winnipeg, MB. Poco prima della festa, la Conferenza Episcopale Canadese ha elevato il Santuario del Beato Vasyl allo status di Santuario Nazionale del Beato Vescovo e Martire Vasyl Velyckovskyj.
Il Santuario nazionale
Il Beato Vasyl è rimasto fedele per tutta la vita e ora è un grande intercessore per tutti noi. Il suo Santuario è diventato una fonte di benedizioni e di grazie. Egli porta le nostre preghiere a Dio e ottiene benedizioni e grazie per tutti coloro che le chiedono attraverso di lui.
Che le testimonianze del Beato Vasyl ci aiutino ad abbracciare il “martirio” per la fede cristiana in tutte le sue molteplici forme. Che anche noi possiamo rimanere fedeli a Dio per tutta la vita.
Vita del beato vescovo e martire Vasyl Velyckovskyj
Vasyl Velyckovskyj, redentorista, vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina «clandestina», nacque il 1° giugno 1903 a Stanislaviv (Ivano-Frankivsk). Entrato nel 1920 nel seminario di Lviv, dopo il diaconato fu ammesso nella Congregazione del Ss. Redentore. Ordinato sacerdote il 9 ottobre 1925, si dedicò per oltre vent’anni alle missioni tra la gente semplice dei villaggi e delle città anche fuori dell’Ucraina Occidentale.
L’11 aprile 1945 venne arrestato insieme alla gerarchia greco-cattolica. Condannato inizialmente alla fucilazione, la
pena gli fu poi commutata in dieci anni di prigione. Liberato nel 1955, ritornò a Lviv, dove svolse clandestinamente l’attività pastorale. Nominato Vescovo nel 1959, poté essere consacrato solo nel 1963, a Mosca, in una camera d’albergo. Il 2 gennaio 1969 fu arrestato nuovamente e condannato a tre anni di reclusione, ma venne rilasciato dopo pochi mesi perché malato di cuore.
Il 27 gennaio 1972 le autorità sovietiche non gli permisero di ritornare a Lviv, ma lo invitatono a recarsi dalla
sorella in Jugoslavia. Dopo un breve soggiorno in Jugoslavia si recò a Roma dove fu ricevuto da Paolo VI (8 aprile
1972). Il 15 giugno 1972 andò a Winnipeg in Canada, dove morì il 30 giugno 1973 a seguito di una sostanza
velenosa a lento effetto che gli era stata somministrata prima della sua partenza per la Jugoslavia.
Preghiera in onore dei martiri redentoristi ucraini
O Signore, nostro Dio, tu chiami tutti a credere in te e a seguire la tua strada. Ti ringraziamo per la grazia che hai dato a Nicholas Charnetsky, Vasyl Velyckovskyj, Zenon Kovalyk e Ivan Ziatyk e a tutti i loro compagni spirituali, tanto che sono stati in grado di pagare il prezzo ultimo della fedeltà a te dando la vita.
Ti ringraziamo per averli glorificati nel tuo regno celeste, affinché siano per tutti noi un esempio luminoso della tua potente presenza nella nostra vita. Ti preghiamo di darci la grazia della fedeltà e della generosità quando cerchiamo di rispondere al tuo amore. Per loro intercessione, aiutaci a rimanere sempre fermi nella Verità e ad essere fedeli a te e ai tuoi comandamenti.
O Santa Madre di Dio e Madre nostra del Perpetuo Soccorso, guidaci verso tuo Figlio Gesù. Dacci il coraggio di seguirlo sempre. Ci mettiamo sotto la tua protezione.
Perché tutta la gloria e l’onore appartengono a te, Padre onnipotente, Figlio eterno e Spirito vivificante, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
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