Sono 56 i morti nella tragedia avvenuta in Chiapas, in Messico, dove il 9 dicembre un camion si è schiantato contro un ponte pedonale. Ci sono anche 62 persone ricoverate, delle 160 che viaggiavano nel camion.
La Commissione Giustizia e Pace della Congregazione del Santissimo Redentore, provincia del Messico ha scritto una dichiarazione che pubblichiamo integralmente:
Purtroppo il 9 dicembre sull’autostrada da Tuxtla Gutiérrez a Chiapa de Corzo sono morti più di 50 fratelli e sorelle migranti, a causa del fatto che il rimorchio (in pessime condizioni) su cui viaggiavano ha subito un incidente e si è verificata una disgrazia; Questo incidente rivela il risultato delle varie politiche repressive contro i nostri fratelli e sorelle migranti, che mettono a rischio la loro integrità e persino la loro vita a causa delle condizioni deplorevoli con cui devono cercare varie forme di mobilità.
Con questa dichiarazione, vogliamo sensibilizzare tutta la nostra provincia redentorista, i confratelli e i laici, per mostrare solidarietà con la complessa realtà delle migrazioni verso l’interno del nostro Paese, unendoci anche al dolore delle famiglie delle vittime, e con la preghiera per il riposo eterno per questi fratelli morti a causa della migrazione che avviene internamente in Messico; e chiediamo anche per molti dei quali non conosciamo, ma che perdono la vita nel territorio nazionale, in condizioni diverse, ma con la realtà del transito migratorio, sperando di poter attraversare o restare nel nostro Paese, di avere un futuro più cospicuo.
Per questo abbiamo chiesto domenica 12, festa della Vergine Maria nella sua invocazione di Guadalupe, terza domenica di Avvento, al termine di ogni Eucaristia, pregando un’Ave Maria per queste intenzioni.
D’altra parte, chiediamo alle autorità competenti, dall’esecutivo nazionale alla commissione nazionale per le migrazioni, tre cose: primo, che prestino attenzione a questi problemi affinché possano salvaguardare la vita e la dignità di tutte le persone, nazionali e straniere, che vivono la realtà migratoria all’interno del nostro Paese. In secondo luogo, generare politiche migratorie che favoriscano questi fratelli e sorelle, garantiscano il rispetto dei loro diritti umani e siano utili alla sicurezza della loro integrità. In terzo luogo, che le famiglie delle vittime possano riavere i corpi dei loro defunti, poiché ciò dovrà generare l’identificazione del defunto, la collaborazione congiunta dell’ufficio del pubblico ministero e delle rappresentanze consolari dei paesi di origine delle vittime, inoltre aprire un’indagine sulle cause dell’incidente e la delimitazione delle responsabilità, affinché sia fatta giustizia alle vittime.
Che Dio benedica i nostri fratelli e sorelle migranti nel loro transito attraverso il nostro Paese, che sensibilizzi i responsabili per creare politiche a loro favore e che le mettano in atto, e che metta sul loro cammino molte persone solidali, e tra queste, noi, per potere aiutare nel loro transito ed essere per loro buoni samaritani.
Commissione Giustizia e Pace
Congregazione del Santissimo Redentore, provincia del Messico.