Come è noto, quest’anno ricorre il primo Centenario della morte del redentorista p. Francesco Pitocchi (1922-2022), evento che la sua comunità di origine ha voluto celebrare con diverse iniziative. Un articolo sull’Osservatore Romano del 13 giugno 2022 (di p. V. La Mendola) e uno su Avvenire/Lazio-Sette del 19 giugno (di Primo Pica), hanno contribuito a rendere noto il Primo Centenario in corso.
P. Francesco, confessore di papa Giovanni XXIII, di cardinali, prelati, sacerdoti, religiosi e seminaristi romani e di tanti fedeli laici, moriva a Roma, nella sua povera celletta di religioso, nella Casa Generalizia dei Padri Redentoristi, il 13 Giugno 1922. Un’ora prima di spirare aveva ascoltato, dal suo letto di dolore, l’ultimo penitente!
Da quel giorno il suo ricordo è stato oggetto di numerosi necrologi, commemorazioni e giornate di studio e preghiera, che si sono svolte nel corso di questo secolo. Alcune pubblicazioni biografiche e commemorative ne hanno tenuto vivo il ricordo, tra i suoi compaesani, tra i suoi numerosi figli spirituali e i confratelli redentoristi, alcuni dei quali, in prima persona si sono impegnati a fare in modo che il ricordo del loro famoso confratello fosse perpetuato nel tempo.
Al centro di queste iniziative c’è stata sempre la comunità di Vico nel Lazio, in provincia di Frosinone e nel territorio della diocesi di Alatri-Anagni Fiuggi. I parroci che si sono succeduti in questi anni, i vescovi diocesani, alcuni parenti di p. Francesco e un comitato di fedeli che si ispira alla sua spiritualità, si sono ritrovati ogni anno alla commemorazione della morte e spesso in altre occasioni, in preghiera dinanzi alle sue venerate spoglie, custodite nella principale chiesa di Vico, la Collegiata di San Michele, dove furono traslate nel 1960.
L’occasione del Primo Centenario della morte è stata privilegiata, per rimettere al centro dell’attenzione della comunità la figura carismatica di p. Pitocchi. Il gruppo di p. Francesco in collaborazione con il parroco e tutti i movimenti e confraternite parrocchiali, si è attivato per l’organizzazione di una giornata in cui confluissero insieme un momento di studio e una celebrazione eucaristica di ringraziamento. Nostri preziosi collaboratori e disponibili interlocutori sono stati i Padri Redentoristi della Provincia Romana, noti e apprezzati a Vico, per la loro presenza nell’arco di tutto il secolo appena trascorso. In particolare abbiamo avuto la gioia di avere in mezzo a noi il reverendo Padre Provinciale Antonio Cirulli, che sulla scia dei suoi predecessori, ha avuto una particolare attenzione per la figura di p. Francesco, inserendo il suo ricordo anche in una Circolare indirizzata ai suoi confratelli. Insieme a lui ci ha onorato della sua presenza il giovane redentorista Davide Velocci, originario di Monte San Giovanni Campano, e attualmente, l’unico redentorista ciociaro vivente, erede della lunga e feconda schiera di tanti noti e benemeriti padri redentoristi provenienti dalla Ciociaria. Con loro è ritornato a Vico p. Vincenzo La Mendola, storico e noto studioso di p. Pitocchi, al quale nel 2018 ha dedicato la sua tesi dottorale, discussa alla Pontificia Università Gregoriana, dal titolo Il Redentorista P. Francesco Pitocchi nella Roma religiosa tra fine Ottocento e inizio novecento, nella quale, in più di 850 pagine, ha condotto uno studio approfondito della biografia di p. Francesco e ha riportato la maggior parte dei suoi scritti, finora inediti. P. Vincenzo era già stato a Vico negli anni scorsi, per giornate di studio e celebrazioni in onore di p. Francesco. Attualmente è lo studioso di riferimento per la biografia e la spiritualità del nostro illustre concittadino.
I nostri graditi ospiti sono intervenuti alla giornata di studio e preghiera che si è svolta a Vico il 30 giugno 2022, nel pomeriggio, come da programma. Accolti dalla comunità, già riunita nella chiesa di S. Maria, sono stati protagonisti di questo evento celebrativo.
Ad aprire i lavori, con i saluti e l’introduzione del tema, il parroco don Luigi Battisti, che nel suo intervento ha sottolineato l’aspetto altamente spirituale delle celebrazioni in corso, dando un caloroso benvenuto a tutti i presenti, tra i quali il sindaco di Guarcino e il vice sindaco di Collepardo e il vice sindaco di Vico. Un saluto affettuoso è stato rivolto alla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Guarcino, professoressa Anna Antonella Sorge, preside. Ospiti graditi il vice rettore e il padre spirituale del seminario regionale di Anagni, che hanno seguito con interesse i vari momenti, auspicando che la figura di p. Francesco, in un futuro prossimo sia presentata ai seminaristi di Anagni. Presente in assemblea anche Salvatore Jacobelli, cultore di storia locale e autore di una monografia su p. Pitocchi. Unico rappresentante della famiglia di p. Francesco, il signor Michele Maderni, figlio della nipote di p. Francesco, Vanda Pitocchi, che fedelmente onora le nostre commemorazione con la sua presenza.
A seguire ha preso la parola Primo Pica, membro del gruppo che si ispira alla spiritualità di p. Francesco, il quale, in un discorso appassionato e puntuale, ha richiamato i momenti salienti della memoria, intercorsi nel secolo che segue la morte di p. Pitocchi. Nel suo intervento Pica, portavoce della memoria vicese e protagonista di alcuni degli eventi narrati, ha menzionato personaggi storici, locali e non che hanno lavorato per la memoria di p. Francesco. Tra questi alcuni redentoristi: P. Antonio Di Stefano, P. Ilo Rauzzini, P. Romeo Mezzanotte, p. Benedetto d’Orazio, P. Loreto Perna, P. Giuseppe Scelzi, p. Nicola Fiscante, P. Giovanni Congiu, per richiamare i più noti. Non si poteva omettere il nome di Giulio Pitocchi, anima di tutte le iniziative per promuovere la beatificazione dello zio redentorista. A questi si aggiungano, non per ultimi: Il cardinale Alfredo Ottaviani, figlio spirituale del venerato Padre, monsignor Edoardo Facchini e monsignor Francesco Borgongini Duca, nunzio in Italia e Cardinale. Un fragoroso applauso ha concluso l’intervento di Pica, dopo il quale si è data la parola al P. Provinciale. Con il suo sorriso e la sua parola calda e immediata, p. Antonio ha esortato tutti a fermarsi, approfondire e conoscere meglio le figure di santità che hanno segnato la storia della nostre comunità, per la loro attualità e il messaggio spirituale che possono dare ai cristiani di oggi. Egli stesso, ha affermato, che in questi giorni, rileggendo la biografia di p. Francesco si è sentito attratto da questa figura carismatica, che ha molto da dire anche ai suoi confratelli redentoristi e ai preti di oggi.
Al breve intervento è seguita la relazione di p. Vincenzo La Mendola, dal titolo La spiritualità di p. Francesco Pitocchi. Nei 45 minuti riservati al suo intervento, p. Vincenzo, abbandonati i suoi appunti, ha parlato a braccio, ripercorrendo la vicenda esistenziale di p. Francesco e soffermandosi sui momenti e le personalità che hanno contribuito alla formazione della sua spiritualità. Nonostante il tema, includesse riferimenti storici, a date, luoghi ed eventi, p. Vincenzo è riuscito a rendere piacevole e interessante il contenuto della sua relazione, facendo risaltare l’umanità e la spiritualità pratica di p. Francesco, ispirata a testi classici della tradizione cristiana e a modelli di santità, tra i quali un posto centrale è assunto da S. Alfonso e dalla sua produzione di opere spirituali, teologiche e pastorali. Le tappe della formazione spirituale di p. Francesco, il relatore le ha presentate con puntuali citazioni e riferimenti a persone e fatti storici. Alla fine del suo intervento, si è scusato, per non aver potuto riferire quanto aveva preparato, riservandosi di farlo in altre occasioni.
Il primo momento si è concluso con il conferimento di alcuni doni simbolo a p. Vincenzo e p. Antonio. Al primo la comunità vicese ha fatto omaggio di una preziosa tela a firma del pittore Gianluca Campoli, “il disegnatore di Lune”, raffigurante il centro storico di Vico, con le sue due chiese principali e la porta medievale, su uno sfondo di stelle e luna. Al p. Cirulli, il gruppo folkloristico in abiti tipici ciociari, ha fatto dono di una scatola di prodotti tipici locali, come a voler sottolineare la familiarità degli abitanti di Vico con i Padri Redentoristi, confratelli di p. Francesco.
Un corteo di preghiera ha accompagnato nella chiesa parrocchiale la tavoletta della Madonna della Concordia, appartenuta alla famiglia di p. Francesco, e recata da don Luigi in processione.
Giunti in chiesa, ha avuto luogo la solenne celebrazione di ringraziamento per questi cento anni di memoria pitocchiana e per la vita e l’opera a servizio della Chiesa svolta da p. Francesco. Presidente della celebrazione il reverendo p. provinciale, con i concelebranti, don Luigi, don Cristoforo, don Mattia e p. Vincenzo. Il servizio all’altare è stato svolto dallo studente Velocci. Il coro parrocchiale ha animato la liturgia.
Il celebrante, all’omelia, ricollegandosi alla Parola del giorno, ha ricordato gli aspetti salienti della personalità di p. Francesco: il suo ministero a Vico come parroco, il suo discernimento e la vocazione redentorista e il ministero fecondo di confessore e direttore spirituale di numerosi seminaristi, preti e laici, vissuto in spirito di servizio alla Chiesa.
Al termine della celebrazione don Luigi ha ringraziato i presenti e tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita della giornata. Un omaggio floreale alla tomba del Servo di Dio, da parte dell’Amministrazione comunale e la preghiera per chiedere la sua beatificazione, hanno concluso il momento celebrativo.
Una ricca degustazione di salati e dolci, frutto della collaborazione di tante persone, ha consentito ai presenti di intrattenersi in piacevole fraternità, rallegrata da un refrigerante venticello e dall’allegria dei presenti. L’anno centenario appena iniziato ci vedrà ancora insieme per altri momenti spirituali, attorno alla venerata memoria di p. Pitocchi.
L’esempio della vita di p. Francesco e il suo messaggio spirituale continuino ad essere per noi e per molti cristiani, seminaristi e sacerdoti, un punto di riferimento e un modello da imitare, nel servizio generoso di Dio e dei fratelli nella Chiesa di oggi.
Anna Rita Pica