Le Suore Oblate partecipano alla Giornata Mondiale contro la Tratta di essere umani

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Il 30 luglio si è celebrata la Giornata mondiale contro la tratta di essere umani, giornata in cui, per il nostro carisma, le Suore Oblate si sentono particolarmente impegnate, soprattutto per quanto riguarda la tratta a scopo di sfruttamento sessuale.

La campagna realizzata quest’anno dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) ha come motto “Uso e abuso della tecnologia”. Secondo la definizione, il reclutamento è una delle azioni che fanno parte del reato della tratta di essere umani. La tecnologia è uno strumento che può consentire e prevenire la tratta di esseri umani.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite, nel 2018 ci sono state circa 50.000 vittime della tratta di esseri umani e 148 paesi ne hanno denunciato l’esistenza. Il 50% delle vittime rilevate è stato oggetto di tratta ai fini dello sfruttamento sessuale e il 38% è stato sfruttato per il lavoro forzato.

Le donne continuano ad essere le principali vittime. Queste rappresentano il 46% e le ragazze il 19% di tutte le vittime della tratta. A livello globale, una vittima su tre rilevata è un bambino.

Le Oblate: rete contro la tratta

La Congregazione delle Suore Oblate del Santissimo Redentore opera come rete contro la tratta delle persone, accompagnando in particolare le donne vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale.

In quanto membro dell’Unione Internazionale dei Superiori Generali, la nostra Congregazione fa parte della Rete Talitha Kum, la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la Tratta delle Persone, è presente in 5 continenti, 50 reti intercongregazionali e nazionali che coordinano gli sforzi contro la tratta a livello nazionale-locale; 10 reti regionali che coinvolgono il coordinamento congiunto di diversi paesi a livello regionale.

Inoltre, abbiamo un coinvolgimento in Talitha Kum: la suor oblata Carmen Ugarte è la rappresentante regionale per l’America Latina.

All’interno delle reti intercongregazionali e nazionali promosse da Talitha Kum, le Suore Oblate partecipano al coordinamento di alcune di esse e in altre aderiscono alle azioni che si organizzano. La Rete Ramá (America Centrale e Caraibi), la Rete Rahamim (Messico), la Rete Kawsay (Sud America), la Rete “Un grito por la Vida” (Brasile), la Rete Renate (Europa) o la Rete dei Religiosi contro la tratta nella Repubblica Dominicana, Guatemala, Filippine, sono alcuni di questi.

La nostra Fondazione Serra-Schönthal fa parte della Global Alliance Against Trafficking in Women (GAATW), una piattaforma internazionale di oltre 80 organizzazioni non governative provenienti da Africa, Asia, Europa, America Latina, Caraibi e Nord America.

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(hermanasoblatas.org)