(Roma, Italia) Domenica scorsa, 28 agosto, P. José Moreira Pinto de Sousa, C.Ss.R., ha celebrato il 75° anniversario della sua professione religiosa nel Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso a Roma. Ha presieduto la messa solenne, concelebrata con diversi confratelli – membri della comunità redentorista locale.
– Voglio ringraziare Dio per il dono della vita religiosa alla sua Chiesa, una vita religiosa che ho professato 75 anni fa, 61 dei quali vissuti qui, al colle Esquilino di Roma”, con queste parole ha introdotto i partecipanti alla celebrazione. Nell’omelia ha detto che essere cristiani significa vivere controcorrente. Un buon esempio è il Vangelo della domenica, che parla di umiltà. Mentre la logica del mondo è costruita sull’orgoglio, sulla corsa ai primi posti, la logica proposta da Cristo è fondata sull’umiltà davanti a Dio e sul rispetto del prossimo: questo è lo stile di vita del cristiano. Questo è il messaggio che P. Sousa ha lasciato ai presenti, incoraggiandoli a vivere la loro vocazione battesimale.
Al termine della Messa, P. Gianni Congiu, C.Ss.R., superiore della comunità di Sant’Alfonso, ha sottolineato che questo grande giubileo è un’occasione per ringraziare per tutto il bene che P. Jose ha compiuto durante la sua vita religiosa. Allo stesso tempo, è anche un invito a pregare per nuove vocazioni.
José Moreira Pinto de Sousa, C.Ss.R., membro della Provincia di Lisbona, è nato nel 1930, ha professato il 24.08.1947 ed è stato ordinato il 02.02.1953. È arrivato a Roma nel 1961 e ha iniziato a lavorare come segretario di P. William Gaudreau, Superiore Generale. Durante la sua permanenza a Roma, P. Sousa ha ricoperto vari uffici e funzioni: consultore ed economo della comunità di Sant’Alfonso, direttore del “Collegio Maggiore” (parte della comunità composta da redentoristi che hanno studiato all’Accademia Alfonsiana e in altre università romane), e Procuratore Generale della Congregazione del Santissimo Redentore. Per molti anni ha lavorato nella sezione portoghese della Radio Vaticana. È stato impegnato nel ministero pastorale presso il Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso a Roma. È ricordato soprattutto come celebrante e predicatore della messa del sabato sera per oltre un decennio. Dopo il pensionamento, è rimasto a Roma.