Reality: Chiude una rivista, ma anche un’era nella cultura religiosa irlandese

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Lascia un grande vuoto la chiusura della rivista Reality che non sarà più pubblicata dai redentoristi in Irlanda.

Dalla prima pubblicazione nel novembre del 1936 come “The Redemptorist Record”, la rivista Reality ha descritto la propria missione: “informare, ispirare e sfidare i cattolici di oggi”. Non è stato un percorso sempre facile proporre temi d’attualità negli anni prima e dopo il Vaticano II. Tuttavia Reality era diventato un punto di riferimento per questioni di sesso, politica e dottrina dalla prospettiva cattolica con un pubblico sempre più esigente.

“La rivista è stata particolarmente orgogliosa del ruolo svolto nel tentativo di portare la visione e la promessa del Vaticano II ai fedeli irlandesi e di essere una struttura che ha permesso alle persone di riflettere sulla miriade di questioni che la Chiesa deve affrontare in patria e all’estero – anche se scomoda alcuni di questi problemi a volte potrebbero essere stati “, sono le parole di padre Brendan McConvery CSsR, chi è stato il responsabile editore dal 2014 al 2020.

L’ultimo numero della rivista (dicembre 2022) ringrazia tutti, vescovi, sacerdoti e laici, che con il loro racconto della propria esperienza missionaria, nelle città e dai territori di missione, hanno segnato un’era che finisce nella carta stampata dai redentoristi irlandesi.

“La circolazione era diminuita; i promotori si ritiravano o morivano; trovare un sostituto per loro era quasi impossibile; i costi di spedizione e di adempimento hanno continuato ad aumentare. La crisi del covid-19 ha reso la situazione ancora più precaria. Così, è con profonda tristezza che abbiamo preso la dolorosa decisione di chiudere”, a dirlo è padre Gerard Moloney CSsR, a capo della redazione 30 anni fa e uno dei principali attuali redattori.

E poi conclude il suo saluto con l’augurio di un nuovo futuro ai media cattolici: “Mentre ci salutiamo, vogliamo dire che è chiaro che abbiamo bisogno di una solida stampa religiosa in Irlanda ora più che mai. Abbiamo bisogno di media cattolici intelligenti che difendano la prospettiva cattolica e a cui i cattolici possano rivolgersi per ricevere sostegno, informazioni e guida. Speriamo di sfruttare le opportunità fornite dal world wide web e dai social media per continuare a fare la nostra parte.”

redcoms