“L’esperienza di una Chiesa in cammino sinodale”, sotto questo titolo si è svolta la tavola rotonda presso l’aula Magna dell’Accademia Alfonsiana di Roma la mattina di lunedì 30 ottobre 2023. Nell’evento condotto dal prof. Mario Boies, hanno partecipato due dei redentoristi presenti al Sinodo dei Vescovi: il Cardinale Joseph Tobin, Arcivescovo di Newark (U.S.A.) e il Padre Vimal Tirimanna, Professore invitato dell’Accademia Alfonsiana.
“Un momento di riflessione e condivisione teologico etico pastorale dopo la chiusura della prima sessione del Sinodo dei Vescovi sulla Sinodalità”, cosi il prof. Boies ha presentato ai presenti lo scopo dell’incontro.
Il Cardinale Tobin ha iniziato con l’affermazione: “Oggi, la voce dell’Accademia Alfonsiana è necessaria più che mai”. Poi ha raccontato che nei precedenti sinodi, la struttura dello sviluppo dei lavori non permetteva lo scambio di idee, proposte ed esperienze fra tutti i partecipanti. I vescovi, e non tutti, hanno parlato su quello che potevano condividere delle loro realtà ma tante volte quanto hanno detto è rimasto nel singolo intervento e lì finiva. “In questa occasione, ha continuato il Cardinale Tobin, la novità si è vista dalla stessa preparazione: una preparazione spirituale, che ha preso consapevolezza nel ricordare che il vero protagonista del Sinodo è lo Spirito Santo”.
L’altra novità è stata il tema del Sinodo: la Sinodalità. Il Cardinale Tobin ha raccontato che già nel 2018, fra i 3 temi proposti (migrazione, vita e missione dei sacerdoti e sinodalità), il Santo Padre scelse la sinodalità con la chiara motivazione: una Chiesa che non sa gestire, valutare se stessa nell’ascolto del Popolo di Dio, non può agire sulla realtà che vive questo popolo in mezzo al mondo.
Papa Francesco ha detto in diverse occasioni che la sinodalità è un invito all’ascolto del Popolo di Dio, ecco perché serve fare una teologia pastorale, e noi redentoristi, ha aggiunto il Cardinale Tobin, ne sappiamo qualcosa al riguardo quando vediamo l’opera di sant’Alfonso. Per concludere il suo intervento, ha invitato tutti a fare attenzione a quante volte appare la parola “pastorale” nel testo del rapporto finale di questa prima sessione del Sinodo, per riconoscere l’importanza del concetto.
L’intervento del prof. Vimal Tirimanna è stato molto chiaro: “Vorrei condividere la mia esperienza parlando delle diversità con altri sinodi”, ha detto per iniziare. La prima: tema e consultazione che viene dalla base, non dall’alto come capitava prima di questo sinodo. La seconda: la meccanica dello sviluppo, lavoro in piccoli gruppi che diventavano simbolo delle chiese locali, dove c’erano vescovi e laici, donne e religiosi. Questo sinodo ha visto la partecipazione di 70 membri non vescovi che hanno avuto non solo la parola ma anche il diritto al voto.
L’evento del sinodo ha significato una transizione, da una ecclesiologia ad un’altra, ha affermato il prof. Tirimanna. “Ci vuole tempo e buona volontà per avere il cambiamento” ha sottolineato. – Adesso, la sfida per tutti noi, è di camminare in una Chiesa che riesca a vivere la sinodalità. La sfida per quelli che hanno lavorato dentro il Sinodo è di portare questo fuori dall’aula, alle nostre Chiese locali, ha concluso il prof. Vimal.
CE/ Scala News
fot. A. Kukła CSsR
L’incontro è stato trasmesso in diretta sul canale YouTube dell’Accademia Alfonsiana – per vedere il video cliccare sul link: https://www.youtube.com/live/89wLUmz4exo?feature=shared&t=199