Icona Missionaria: Lettera del Superiore Generale

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1891

CONGREGATIO SS. REDEMPTORIS

Superior Generalis

31 maggio, 2017

Festa della Visitazione di Maria

Prot. No. 0000 072/2017

A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?

(Lc 1, 43)

 

Cari Confratelli, Sorelle, Missionari Laici e Associati,

durante questo anno giubilare di pellegrinaggio dell’Icona Missionaria di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, questa festa della Visitazione di Maria ha per noi un significato speciale. Le Icone Missionarie, benedette da Papa Francesco, stanno continuando le visite nelle Province, nelle Vice-Province, Regioni e Comunità della Congregazione, mentre continuiamo le nostre celebrazioni giubilari.

Ogni settimana, a Roma, riceviamo notizie su questo pellegrinaggio straordinario, e sono sicuro che avete seguito molti di questi eventi su Scala News. Maria, Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, oggi continua a visitare il suo popolo, proprio come ha visitato e servito Elisabetta, tanti anni fa.

Dal momento che ci prepariamo per la novena e la festa di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, ho piacere di riflettere con voi sul significato e lo scopo di questo pellegrinaggio dell’Icona Missionaria. Questa visita dell’Icona rappresenta veramente un momento di grazia e di giubilo, rappresenta ‘l’anno di favore del Signore’. Vi invito a riflettere insieme sulla nostra missione con Maria, per essere testimoni profetici del Redentore, oggi.

Mandato del Beato Papa Pio IX: “FateLa conoscere”

L’11 dicembre del 1865, il Beato Papa Pio IX aveva affidato l’Icona originale alla cura della Congregazione del Santissimo Redentore. Il Santo Padre ci ha dato un mandato missionario: “Fatela conoscere a tutto il mondo!”. Sin dal momento del ripristino dell’Icona alla pubblica venerazione, avvenuto il 26 aprile del 1866, e fino all’attuale Giubileo, i Missionari Redentoristi stanno portando a compimento questo mandato con generosa devozione ed amore. Questa Icona rappresenta una delle immagini di Maria più conosciute ed amate nel mondo. Le incredibili celebrazioni di questo Anno Giubilare portano la testimonianza della fedeltà della Congregazione a quel mandato missionario di Pio IX.

Possiamo essere tentati di dire: “Missione compiuta!”, ma comunque credo che ciò sarebbe un errore. Insieme, siamo chiamati ancora a farla conoscere, non solo nel mondo in questa epoca, ma anche per le future generazioni. L’Icona di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso continua a portare

un messaggio molto importante di speranza e di amore per tutti. Siamo chiamati a farla conoscere ed amare, ancora oggi.

Il mandato di Papa Francesco: La Missione di Maria Oggi 

Il 24 novembre 2013, Papa Francesco ci ha dato l’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium. In questo magnifico documento programmatico, il Santo Padre ci esorta ad essere discepoli missionari ed evangelizzator, i pieni di spirito, in una ‘Chiesa in uscita’ (EG 20). In questo contesto, il Papa conclude la sua Esortazione Apostolica presentando la Missione di Maria, la Madre dell’Evangelizzazione nella Chiesa oggi (EG 284 – 288).

In questi magnifici paragrafi che echeggiano la Mariologia di S. Alfonso de’ Liguori in modo eccezionale, il Santo Padre ci mette di fronte ad un nuovo mandato missionario: accompagnare Maria nella Sua Missione, oggi! Credo che tale mandato debba trovare seguito nel cuore di ciascun Missionario Redentorista e di ciascuna delle nostre Comunità. Infatti, il Vangelo con cui Papa Francesco inizia la sua riflessione su Maria è il passaggio del Vangelo per la Festa di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso (GV 19,26-30).

Il Santo Padre scrive che dalla Croce Gesù ha affidato a Maria una ‘Speciale Missione di salvezza’, per accompagnarci come Madre. “Solo dopo aver fatto questo, Gesù ha potuto sentire che «tutto era compiuto»” (EG 285). Maria viaggia con noi come Madre, così che possiamo leggere nella Sua immagine materna tutti i misteri del Vangelo, tutti i misteri della Redenzione.

Di seguito Papa Francesco ci offre 6 dimensioni molto importanti della Missione di Maria nel mondo di oggi:

  1. Ella ci insegna come trasformare il mondo nella ‘nostra casa comune’ (Laudato si’) con tenerezza ed amore materno.
  2. Maria abbraccia in amicizia e porta gioia a tutti coloro che sono nel bisogno, sensibile alla loro situazione umana. Tale accompagnamento missionario è un tema ulteriormente sviluppato in Amoris Laetitia.
  3. Come Suo Figlio, Maria ha compassione e misericordia per tutti coloro che soffrono, comprendendo il loro dolore partendo dalla sua esperienza. In Misericordiae Vultus, Francesco ci invita a fare nostra tale Missione, in unione con Gesù il Redentore.
  4. Maria è un segno di speranza nella lotta per la giustizia. Ella conosce la piaga delle ‘doglie del parto’, nel Suo Magnificat, Ella parla di giustizia con il ‘calore domestico’ della tenerezza. Ella ci insegna la ‘natura rivoluzionaria dell’amore e della tenerezza’ (EG 288) per trasformare e guarire il mondo.
  5. Come discepolo missionario, Maria ‘sta vicino’ al popolo di Dio e ‘lo accompagna attraverso la vita’. Maria ci mostra il significato di Solidarietà! Ella cammina dalla nostra parte. Ella è fedele e costante.
  6. Negli Atti degli Apostoli e nei Suoi santuari, Maria crea spazi per unire insieme ‘pellegrini’, specialmente i poveri e i sofferenti. Ella prega con loro mentre questi aspettano la manifestazione dello Spirito.

Dalla Devozione Rinnovata alla Missione Profetica

Oggi, Papa Francesco ci esorta ad accrescere la nostra conoscenza di Maria come persona reale – umana come noi, e come Icona dell’Amore Materno di Dio. I Vangeli ci offrono un potente ritratto di questa donna che è veramente nostra sorella. Tale chiamata ci invita a rinnovare la nostra devozione per Lei, così da rinnovare la nostra Missione con Lei nel nostro mondo ferito.

  Nelle Glorie di Maria Sant’Alfonso afferma frequentemente che nella Beata Vergine Maria il Potere di Dio si incontra con la Compassione di Dio. Maria non solo sente grande tenerezza per noi, ma è per volontà di Dio che essa ha anche il potere di aiutarci. Questo è un messaggio particolarmente liberatorio per i poveri, perché, nella loro esperienza, chi li ama può fare poco per loro, e coloro che hanno il potere di aiutarli non sono interessati a loro. Per Sant’Alfonso, la Missione di Maria nella Chiesa è fortemente apostolica. La sua devozione a Maria è al centro della sua convinzione di essere mandato agli abbandonati e ai poveri con la Buona Novella della liberazione, del perdono e della redenzione.

Maria sa come tenere insieme la lotta per la giustizia con la tenerezza materna. Senza questa tenerezza e misericordia, la lotta per la giustizia può diventare ideologia. Se questo avviene, non porterà alla liberazione, ma ad un’altra forma di oppressione. Ma la tenerezza senza giustizia può portare ad una sorta di accettazione sentimentale di ‘qualcosa che va’, che non costituisce una sfida per la maturità, per la crescita e la libertà.

Maria tiene insieme le virtù gemelle della Contemplazione e della Compassione. Senza Compassione la Contemplazione correrà il rischio di narcisismo, ripiegando noi in noi stessi. Ciò può diventare il tipo di auto-referenza, che Papa Francesco critica in Evangelii Gaudium, che impedisce alla Chiesa di progredire, di andare oltre per raggiungere ed accogliere.

Maria tiene insieme preghiera e azione e ciò è assolutamente vitale per il discepolo-missionario. La preghiera senza azione porterà ad un ‘devozionismo’ senza missione e l’azione senza preghiera comporta il rischio di diventare un atteggiamento frenetico, dispersivo e privo di obiettivi, che non sarà sostenibile a lungo termine.

Come primo “Discepolo Missionario”, Maria ci insegna che la devozione conduce alla Missione, e la Missione ci porta alla Devozione. Tale integrazione della Devozione con la Missione è fondamentale per il Carisma Redentorista e la nostra Vita Apostolica. Con Maria, seguendo l’insegnamento di Sant’Alfonso, sappiamo che non possiamo avere autentica devozione senza una missione intensamente apostolica. E la nostra missione verrà approfondita e sostenuta dalla nostra devozione.

LA TESTIMONIANZA DEL REDENTORE: In solidarietà per la Missione in un mondo ferito

Il nostro mandato e la nostra Missione con Nostra Madre del Perpetuo Soccorso non è solo quella di farla conoscere. Mentre è importante continuare questo mandato, specialmente per le generazioni future, oggi siamo chiamati a fare molto di più. Papa Francesco ci ricorda che la nostra missione deve essere l’accompagnamento di Maria nella SUA Missione di Discepolo-Missionario di

Gesù Redentore! La Missione della Famiglia Redentorista, con l’Icona Missionaria, rispecchia il nostro tema per il sessennio.

La Missione di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso è vivere come testimonianza profetica di Gesù il Redentore. Forse la Sua Missione può essere riassunta con quattro parole chiave: Accompagnare, Riunire, Pregare e Lottare per la Giustizia.

  • ACCOMPAGNARE gli abbandonati e i poveri con compassione, tenerezza e amore materno. Accompagnare nella vita, per essere fedele e costante soprattutto in situazioni di sfida e difficili.
  • RIUNIRE il Popolo di Dio come pellegrini, specialmente i poveri e i sofferenti. Creare posti sicuri in cui i poveri e gli abbandonati possano riunirsi per incontrarsi.
  • PREGARE in mezzo al popolo di Dio. Insieme, alla luce della Parola di Dio, dei “segni dei tempi” e della esperienza dei poveri, dobbiamo discernere in maniera devota come agire con compassione e misericordia, giustizia e amore. Questa preghiera, in particolare “preghiera per gli altri”, costituisce un elemento essenziale della vera devozione-missione.
  • LOTTARE per la giustizia con il potere rivoluzionario dell’amore e della tenerezza. La nostra devozione ci spinge verso una solidarietà devota, per la trasformazione e la guarigione del nostro mondo ferito. Questa lotta per la giustizia è la conseguenza di una fede profondamente radicata nell’Incarnazione.

La sfida concreta per la Famiglia Redentorista, oggi 

Non appena abbiamo iniziato le nostre celebrazioni giubilari, in onore di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, ho chiesto a ciascuna Unità di prendere in considerazione un progetto assistenziale speciale a favore degli abbandonati e dei poveri. Alcune Province e Vice-Province hanno intrapreso azioni concrete per sostenere un rifugio per donne e bambini, altri hanno destinato fondi per aiutare i rifugiati, altri ancora agendo in modi differenti. Naturalmente, tali progetti non sono limitati all’Anno Giubilare, e ciascuna Unità potrebbe decidere di prendere un impegno simile, sotto la protezione del Perpetuo Soccorso, in qualsiasi momento.

Tuttavia, in questo anno giubilare del Pellegrinaggio dell’Icona Missionaria, chiedo ad ogni santuario, luogo sacro, Parrocchia e gruppo missionario, nonché ad ogni Comunità redentorista, di avviare una riflessione fervente sulla nostra Missione con Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, oggi. Dobbiamo farLa conoscere e continuiamo a farLa conoscere. Papa Francesco ci ha chiesto di riflettere sul Suo ruolo di Discepolo-Missionario, oggi, e di accompagnarLa nella sua Missione, nel nostro mondo ferito. In che modo potremo fare ciò? Chiedo a tutta la Famiglia Redentorista di impegnarsi, insieme, nella riflessione su questa chiamata, nelle Comunità Locali e Provinciali. Forse si potrebbero usare quelle quattro parole, citate sopra, per aiutare nelle riflessioni: Accompagnare, Raccogliere, Pregare, Combattere.

  • In che modo accompagnare i poveri e gli abbandonati, i feriti e coloro che soffrono, con compassione, tenerezza e amore materno? In quali modi concreti possiamo essere solidali con i migranti e rifugiati, con le vittime del traffico di esseri umani, con i giovani e i

bambini di strada, con i tossicodipendenti e i senza tetto? In che modo possiamo accompagnare le giovani famiglie e gli anziani nelle nostre comunità? In che modo possiamo accompagnare coloro che lottano per dare un significato al mondo di oggi, ai disperati e a coloro che hanno perso la speranza?

  • Dove possiamo creare spazi per raccogliere il popolo di Dio, in luoghi sicuri dove può avvenire un incontro reale? Quali strutture potremmo utilizzare nei nostri Santuari o Parrocchie, Comunità e scuole, dove le persone possano incontrarsi per partecipare a programmi o discussioni formative o a momenti di socializzazione e di condivisione? In che modo le nostre chiese possono diventare più accoglienti, specialmente per gli stranieri? I confessionali sono attraenti? Ci sono spazi per il Sacramento della Riconciliazione?
  • Tutte le nostre chiese e i nostri Santuari, le Comunità e le strutture offrono possibilità di preghiera e di riflessione. In molti luoghi stiamo rafforzando e rinnovando la pratica della Novena Perpetua. Le preghiere che utilizziamo riflettono veramente l’esperienza concreta e le condizioni della nostra gente? Ci muovono esse dalle intenzioni personali, per pregare per gli altri ed affrontare le esigenze della società in cui stiamo pregando? Invitiamo gli altri al discernimento devoto sulla Parola di Dio, sui “segni dei tempi” e sulle proprie vite? Le nostre preghiere della Novena, integrano e riflettono il rinnovato insegnamento sull’Evangelizzazione, sulla Famiglia, sulla cura della Casa Comune e sulla Misericordia? Le nostre preghiere, incoraggiano e potenziano la leadership del laico?
  • La nostra devozione, verso Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, ci impegna in un fervore più profondo nella lotta per la giustizia? Come Maria, abbiamo la giustizia e le tenerezza insieme, affinché il potere rivoluzionario della misericordia, della compassione e dell’amore possa trasformare il nostro mondo per tutti? In che modo esprimiamo la nostra passione per la giustizia in dichiarazioni e azioni concrete? In che modo lo facciamo nella nostra realtà e nelle situazioni attuali? Quale formazione, per agire in favore della giustizia, possiamo offrire, oggi, attraverso la missione della Nostra Madre del Perpetuo Soccorso?

Un Appello: vi chiedo di inviarmi il frutto delle vostre riflessioni e dialogo, insieme al piano di azione che ne deriva, se possibile entro il 31 ottobre 2017. Questo ci aiuterà non solo a riconoscere come lo Spirito si sta muovendo in mezzo a noi, ma potrebbe anche servire da ispirazione per altre Unità così da vivere il nostro mandato di Missione-Devozione nella Congregazione e nella Famiglia Redentorista sparsa nel mondo.

Conclusione e preghiera 

Mentre continuiamo a celebrare questo Pellegrinaggio giubilare dell’Icona Missionaria di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso, in tutto il mondo, questo può essere un momento di grazia e di rinnovamento per tutta la Famiglia Redentorista.

Durante questo Giubileo abbiamo festeggiato, con gioia, il nostro mandato per “farLa conoscere a tutto il mondo”. Ovunque siamo andati, ci ha accompagnato. Spesso è passata davanti a noi ed ha aperto la porta per la nostra presenza e per la nostra missione – ad Haiti, in Corea, in Ghana, per

dare solo alcuni esempi. Maria ci accompagna nella nostra Missione. Possiamo noi accompagnarLa nella Sua Missione e diventare sempre più autentici e profetici Testimoni del Redentore, in solidarietà per la Missione in un mondo ferito?

Fra pochi giorni celebreremo la grande Solennità di Pentecoste. Insieme ai discepoli, nella sala superiore di Gerusalemme, Maria ha pregato per la venuta dello Spirito Santo che Essa aveva ricevuto nell’Annunciazione e pregato affinché questo Spirito li trasformasse in Apostoli: Discepoli-Missionari e Testimoni profetici del Redentore, suo Figlio e nostro Fratello. Che le preghiere di Maria ci accompagnino, ora, affinché lo Spirito Santo ci guidi in tutta la nostra riflessione e pianificazione, così da rispondere più profondamente alla chiamata di essere, oggi, missionari-discepoli con Maria – testimoni autentici e profetici del Redentore nel nostro mondo ferito!

Vostro fratello nel Redentore

 

Michael Brehl CSsR

Superior General

Lettera in PDF: Lettera – Icona Missionaria