Le Oblate del Santissimo Redentore partecipano alla Commissione per la condizione sociale e giuridica della donna dell’ONU

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(Madrid) – Ancora una volta, le Suore Oblate del Santissimo Redentore hanno partecipato alla sessione della Commissione per la  condizione giuridica e sociale della donna (CSW63), che si è tenuta presso la sede delle Nazioni Unite a New York. A queste giornate hanno partecipato sia i rappresentanti dei paesi, che le organizzazioni della società civile e numerose congregazioni religiose.

La nostra congregazione, in quanto membro della la Partnership Global Justice, è stata presente alle  conferenze con la partecipazione di Suor Aurea Rendon (del progetto Centro Madre Antonia del Messico), Emily Baylon (comunità di New York), Lourdes Perramon, Superiore Generale, e María Cruz, della Fondazione Serra-Schönthal.

Durante il loro soggiorno alle Nazioni Unite, hanno partecipato a diversi tipi di eventi. In primo luogo, erano presenti alla sessione plenaria su “Donne e leadership”, la cui apertura è stata affidata a Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU. “Sono orgoglioso di essere femminista e di lottare per la parità per cambiare i rapporti di potere”, ha detto Guterres. “L’uguaglianza è una questione di potere, e solo se riusciremo ad avere donne nelle posizioni decisionali vinceremo tutti”, ha detto, aggiungendo che “l’uguaglianza di genere è essenziale per la pace e la sicurezza, i diritti umani, lo sviluppo e la sostenibilità, quindi dobbiamo combattere contro la resistenza”.

Le rappresentanti della congregazione hanno anche partecipato agli eventi paralleli che sono stati organizzati dalle Nazioni Unite e le associazioni coinvolte, come UNANIMA o il gruppo di Santa Marta, così come altri atti, come quello organizzato da ‘Salvation Army’ (l’Esercito della salvezza), che ha offerto pannelli in cui è stata discussa la vulnerabilità della donna rispetto alla violenza, alla mancanza di opportunità e alla difficoltà di accedere ai servizi sociali.

La presenza delle Suore Oblate ad eventi come questo cerca di identificare spazi e possibilità per una  partecipazione futura all’ONU. Per questo abbiamo incontrato diversi religiosi e rappresentanti del Gruppo Santa Marta: alcuni incontri che si sono rivelati molto proficui per consolidare il legame e la partecipazione con questo gruppo per il futuro.

(http://www.hermanasoblatas.org)