Desde el 03 de febrero y hasta el 30 de junio de 2017, tendremos en nuestra Viceprovincia de Resistencia, visitando las distintas comunidades a uno de los 12 Iconos de la Madre del Perpetuo Socorro que fuera bendecido en mayo de 2016 por su Santidad el Papa Francisco, con motivo del 150° aniversario.
Son 5 Iconos, los que peregrinan en los 5 continentes.
El icono visita a las diversas comunidades y santuarios en el mundo para que todos tengan la experiencia de María, que visita a su pueblo peregrino. El desafío es fortalecer la misión, en particular mediante el icono como un instrumento de evangelización.
Será la expresión y la renovación de nuestro compromiso con el mandato original de Pío IX de “Darla a conocer”.
Resistencia è una città del nord dell’Argentina, in pieno “Chaco”: una immensa distesa piana e calda, all’altezza del tropico del Capricorno. Lì si trova la sede della missione fondata più di 60 anni fa dai confratelli polacchi e divenuta Viceprovincia nel febbraio 1955.
I primi ad arrivare sono stati i Padri Miller e Misiaszek, che antecedentemente avevano lavorato tra gli emigranti polacchi in Brasile. Il 15 marzo 1938 si stabilirono a Charata, curando la pastorale in una vasta zona del Chaco. In seguito allargarono il loro lavoro sino a Villa Angela (1940), coprendo così gran parte della provincia del Chaco inclusa la vicina provincia di Formosa dove si trovavano le più numerose comunità indigene. Negli anni 60 la Viceprovincia iniziò la propria presenza nella zona di Misiones, una provincia dell’Argentina che deve questo nome alle riduzioni fondate i Gesuiti.
In Misiones si formarono tre comunità: Posadas, San Pedro e San Vicente.
In seguito si allargarono verso il sud, con le comunità di Quilmes e La Plata, vicino a Buenos Aires e, ancora più a sud, Darregueira. Per un quinquennio, a partire dal 1953, e’ è stato uno speciale lavoro missionario a Matarà, nella diocesi di Afiatuya.
Per avere un’idea delle distanze tra le case, è sufficiente dire che dal sud al nord (tra San Pedro e Darregueira) si contano circa 2000 chilometri.
La cosa più tipica di questa Viceprovincia è stata la cura pastorale delle famiglie disperse in zone molto estese della colonizzazione del Chaco e di Misiones.
Ai pochi nativi della zona, a poco a poco, si andarono aggregando emigranti italiani, tedeschi e polacchi, che si dedicavano all’agricoltura. Recentemente gli emigranti provengono dal Brasile e dal Paraguay.
Conseguentemente la pastorale ha dovuto far fronte a una realtà multietnica e con i problemi tipici degli emigranti: lo sradicamento, l’improvvisazione, la sfiducia, la chiusura in gruppi, ma con grandi incentivi quali il desiderio di superarsi, la collaborazione, l’austerità.